Israele giocherà con il lutto al braccio nel match contro l’Italia, in programma oggi 8 settembre alle 20:45, valido per le qualificazioni ai Mondiali del 2026. È arrivato anche il sì della Uefa alla richiesta della nazionale del CT Ben Shimon dopo l’attentato di questa mattina a Gerusalemme, in cui hanno perso la vita sei persone. Nel frattempo continuano i raid sulla Striscia di Gaza dove, nelle ultime persone, ci sono state almeno 40 vittime.

L’opportunità di disputare il match ha fatto tanto discutere negli scorsi giorni, tanto che si è dovuto esporre lo stesso CT dell’Italia Gennaro Gattuso (“Sono un uomo di pace, ma la partita la dobbiamo giocare”). Oggi, dopo la notizia dell’attacco, Israele ha fatto richiesta di giocare con il lutto al braccio. Per il momento le autorità israeliane hanno diffuso i nomi di quattro delle sei vittime: si tratta del rabbino Levi Yitzhak Fash, addetto alla manutenzione della yeshivà Kol Torah nel quartiere Ramot; Yaakov Pinto, residente a Gerusalemme di 25 anni; il rabbino Israel Menatzer, di Ramot, 28 anni; il rabbino Yosef David, di 43 anni. Yaakov Pinto era un nuovo immigrato dalla Spagna e si era sposato da poco. La morte di quattro delle vittime è stata dichiarata direttamente sul luogo dell’attentato.

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