Si sarebbe presentato come referente del clan Moccia sull’isola di Ischia, l’imprenditore Angelo Marrazzo, arrestato oggi dagli agenti della Sezione Investigativa di Napoli del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Commissariato di Ischia nell’ambito di una indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. L’indagato – si legge in una nota del procuratore di Napoli Nicola Gratteri e del procuratore aggiunto Sergio Ferrigno – in qualità di gestore di fatto della società di navigazione e, specificamente, dell’attività di trasporto di rifiuti speciali dall’isola di Ischia alla terraferma, avrebbe intimato a un imprenditore di utilizzare esclusivamente i traghetti della sua compagnia di navigazione, minacciando, in caso contrario, di fargli sequestrare i camion e di fargli applicare sanzioni amministrative, in modo da bloccare la sua attività imprenditoriale. Non solo. Secondo la polizia si sarebbe reso protagonista anche di concorrenza illecita ai danni di altre compagnie di navigazione, che svolgevano la stessa attività. I reati ipotizzati, e cioé estorsione e illecita concorrenza con minaccia e violenza, vengono contestati con l’aggravante mafiosa poichè Marrazzo “si sarebbe avvalso della forza di intimidazione derivata dall’evocata appartenenza a sodalizi di natura camorristica, in quanto si sarebbe presentato quale referente del clan Moccia sull’isola di Ischia”. Oltre all’arresto è stato disposto anche il sequestro preventivo delle due motonavi della compagnia di navigazione riconducibile all’indagato, grazie alle quali, scrive la Procura, “si sarebbe di fatto assicurato i!l monopolio nell’attività di trasporto di rifiuti dall’isola di Ischia, trattandosi dello strumento tramite il quale sarebbero stati realizzati gli atti di concorrenza commerciale in maniera illecita”.

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