“Riporterò Michele a casa, domenica. La salma è stata liberata, domani è prevista la cremazione. Mia moglie Daniela e l’altro mio figlio Giampiero, come me, sono straziati”. Con queste parole Giuseppe Noschese, padre di Michele, il DJ e producer napoletano di 35 anni morto sabato scorso a Ibiza in circostanze ancora poco chiare, ha raccontato all’ANSA il dolore per la perdita del figlio e l’attesa per chiarimenti ufficiali sulla dinamica del decesso.
Noschese, ex primario del Cardarelli, si trova nella casa di Rocca Llisa – sulle colline di Sant’Eulalia – acquistata da Michele cinque anni fa, ora assediata da giornalisti e sotto i riflettori della stampa spagnola e italiana. “Non ho ancora dati sufficienti sulla refertazione della TAC e dei nuovi esami effettuati nella notte. Ci vorranno ancora un paio di giorni, sono stati inviati a un centro internazionale per una valutazione rigorosa”, spiega. Gli accertamenti sono stati eseguiti nella clinica privata del Rosario, alla presenza del medico legale di parte Juan Luis Poncela.
I risultati dovranno confermare o smentire l’esito dell’autopsia disposta dalle autorità spagnole, che non avrebbe evidenziato segni di violenza sul corpo del giovane e, in attesa delle analisi tossicologiche, ipotizza come possibile causa della morte un abuso prolungato di sostanze stupefacenti. Una ricostruzione contestata dal padre: “Mio figlio consumatore abituale? E come fa a dirlo la Guardia Civil? Voglio vedere se ci sono denunce a carico di Michele che lo dimostrino”.
Noschese afferma di avere “massima fiducia nella magistratura spagnola” e attende con “grande serenità” i referti ufficiali e l’esito delle indagini. La denuncia per omicidio presentata alla Guardia Civil è stata, secondo lui, “un atto dovuto”, mentre da medico solleva forti dubbi sulle modalità dell’intervento degli agenti: “Se Michele aveva convulsioni, doveva essere soccorso, non ammanettato mani e piedi né tantomeno picchiato”.
Il rientro delle ceneri è previsto per domenica a Napoli. “Con Ibiza ho chiuso”, conclude il padre, scosso da un dolore che si unisce a molte domande ancora senza risposta.