Di Angelo Tortora 

 

“C’è una distanza (im)percettibile che separa il Napoli da Hojlund e però, come insegna il mercato, l’ultimo miglio è il più complicato da percorrere”. Così scrive l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport sulla trattativa per portare l’ex Atalanta alla corte di Antonio Conte: “Le insidie, le comprensibili azioni di disturbo, le difficoltà di ritrovare i reciproci interessi allineati – manco fossero pianeti – svaniscono semplicemente nel momento in cui vengono depositati i contratti.

Il Napoli ha ribadito al centravanti danese ciò che gli ha sussurrato dal 17 agosto in poi, dal momento in cui – avuta la diagnosi dell’infortunio di Lukaku, ha dovuto dare un senso alle proprie idee: la scelta è tecnica, chiaramente, e di prospettiva, per le dinamiche che regolano certi atteggiamenti filosofici sul mercato è preferibile procedere con il prestito e diritto di riscatto, l’ingaggio non rappresenterebbe un problema e sarebbe trasformato dai 2,8 attuali ai 4 o 4,5 di De Laurentiis e poi si vedrà cosa fare nell’estate del 2026″.

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