Una violenta grandinata ha colpito nelle ultime ore diverse aree della provincia di Benevento, provocando ingenti danni alle colture e mettendo in ginocchio l’agricoltura locale. Particolarmente colpite le zone del Fortore, della Valle Telesina, del Taburno e Contrada San Vitale a Benevento. L’ondata di maltempo ha investito anche il Nolano, con segnalazioni di danni a Cimitile, Roccarainola e Tufino.
La Cia – Agricoltori Italiani della Campania ha lanciato l’allarme parlando di “una vera e propria tempesta di ghiaccio” che ha distrutto in pochi minuti interi raccolti, in particolare vigneti e oliveti. “I grappoli sono stati spazzati via, gli olivi hanno perso gran parte della fruttificazione – ha spiegato Carmine Fusco, commissario regionale della Cia –. Sono andati in fumo mesi di lavoro e investimenti. È una situazione drammatica che mette a rischio l’economia agricola di interi territori”.
Fusco ha ricordato che l’evento si aggiunge a quello di mercoledì scorso, che aveva già colpito le pendici del Matese e la Valle del Titerno, aggravando una stagione caratterizzata da eventi atmosferici estremi. “Le anomalie climatiche scandiscono ormai le nostre stagioni. Chiediamo alla Regione e al Governo di intervenire subito con una ricognizione puntuale dei danni e di predisporre misure straordinarie, comprese le risorse del Fondo di Solidarietà Nazionale. Non possiamo lasciare soli gli agricoltori”, ha sottolineato.
Sulla stessa linea il deputato di Forza Italia, Francesco Maria Rubano, che ha parlato di “grandinate devastanti con effetti pesantissimi sulla produzione agricola locale”. Anche Rubano sollecita un intervento immediato delle istituzioni: “Chiedo alla Regione Campania e al Governo nazionale di attivarsi per risarcire gli agricoltori danneggiati e per fornire sostegno economico tramite gli strumenti previsti”.
Cia Campania, nella sua nota, ha ribadito la necessità di rafforzare le politiche di prevenzione e gestione del rischio, promuovendo interventi strutturali e assicurativi in grado di tutelare le aziende agricole da eventi sempre più imprevedibili e violenti.