Roberto Fico, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania ed ex presidente della Camera, torna a difendere l’impianto del reddito di cittadinanza e annuncia l’intenzione di riproporlo in una versione regionale. In un’intervista a Il Mattino, afferma che «nessuno deve essere lasciato indietro» e che lo strumento, pur magari con un nome diverso, resta necessario per chi non rientra nelle forme di sostegno attualmente previste.

Fico insiste sulla necessità di «una visione d’insieme» per rilanciare lavoro, economia e formazione. Tra i pilastri del suo programma indica un grande piano di raccordo tra imprese e sistema formativo: «Serve un censimento delle aziende per capire quali figure mancano e la Regione deve finanziare la formazione delle competenze necessarie». In questo quadro, propone di rilanciare il Consiglio degli Enti Locali, considerato strategico soprattutto per le aree interne.

Il candidato sottolinea anche l’importanza della digitalizzazione e delle infrastrutture per contrastare lo spopolamento, rafforzando servizi e opportunità nei territori più fragili. Sul fronte sanitario, Fico punta su medicina territoriale, telemedicina e Case di Comunità finanziate dal Pnrr. «Gli ospedali devono occuparsi degli acuti e dell’alta specializzazione, così si decongestionano i pronto soccorso», afferma, aggiungendo che da presidente intende partecipare personalmente ai tavoli ministeriali per accelerare assunzioni e processi amministrativi, soprattutto per le famiglie con persone disabili.

A Napoli, durante la presentazione dell’“Agenda dei giovani” dei movimenti politici del centrosinistra, Fico ha posto l’accento sul ruolo delle nuove generazioni: «Dobbiamo far sì che possano liberare le loro energie e arrivare prima a posizioni di responsabilità negli ospedali, nelle aziende, negli atenei». Critica la condizione italiana che definisce “paradossale”, dove si è considerati giovani fino a 40 anni, e propone interventi strutturali per frenare l’emigrazione dalle aree interne: potenziamento dei servizi pubblici, infrastrutture, trasporti e investimenti in innovazione e imprese identitarie dei territori.

Quanto all’eventuale arrivo della premier in campagna elettorale, Fico minimizza: «Napoli è una città accogliente».

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