Nel corso dell’evento “La Campania che unisce”, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, Roberto Fico, ha illustrato la sua visione di governo fondata sul protagonismo delle forze politiche, sulla partecipazione degli enti locali e su un piano specifico per le aree interne. Fico ha ribadito la necessità di restituire centralità alla politica organizzata: «Credo nel protagonismo delle forze politiche, perché il protagonismo comporta responsabilità e doveri da portare avanti insieme. Le responsabilità devono essere condivise, così come nella cittadinanza: la responsabilità collettiva nasce dalla somma delle responsabilità individuali». Il candidato ha sottolineato anche il ruolo delle liste civiche e dei percorsi partecipativi che la Regione dovrà favorire.

Al centro del suo programma, il coinvolgimento diretto dei sindaci, considerati attori essenziali della programmazione territoriale. «Tutti i sindaci saranno ascoltati e tutelati. La Regione è un ente programmatore e per programmare ci vuole una grande partecipazione. Immagino una coprogrammazione e una coprogettazione costante con le amministrazioni locali, soprattutto per quanto riguarda le aree interne, dove da tempo viene richiesto un maggiore ascolto».

Proprio su queste ultime Fico ha indicato una delle sue principali priorità: la creazione di una task force dedicata. «Ho già progettato un’unità di emergenza per le aree interne che riunisca, sotto il gabinetto del presidente, le diverse direzioni generali impegnate su questi territori. Questo permetterebbe di velocizzare le pratiche e migliorare il rapporto con i sindaci, cambiando lo scenario per chi vive in quelle zone». L’obiettivo è avviare un processo di ripopolamento e smentire le previsioni di declino demografico: «Non c’è nulla di ineluttabile. L’ineluttabilità dipende solo dalla volontà politica».

Fico ha infine rimarcato la necessità di rafforzare la sanità pubblica, puntando in particolare sulla medicina territoriale, che considera la principale mancanza del sistema attuale: «La sanità pubblica è un diritto costituzionale. Ciò che manca davvero oggi è la medicina di prossimità, quella che porta le cure vicino alle persone».

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