La decisione di Roberto Fico di puntare su una giunta regionale composta da figure esterne al Consiglio, escludendo quindi gli eletti, sta creando forti tensioni all’interno della coalizione che lo ha sostenuto. Il nuovo presidente della Regione Campania, che si insedierà ufficialmente nelle prossime settimane, vuole formare entro Natale una squadra di assessori basata su competenze, profili tecnici e nomi condivisi con i partiti, ma senza attingere ai consiglieri appena eletti. L’obiettivo dichiarato è valorizzare il voto degli elettori, garantendo che chi è stato scelto per il Consiglio resti a svolgere quel ruolo. Una linea che sta costringendo i partiti a rivedere le proprie strategie, modificando equilibri e aspettative.

Tra le poche certezze c’è il nome di Mario Casillo, destinato alla vicepresidenza. Casillo, che non si è candidato, ha redistribuito il suo consenso tra Giorgio Zinno e Salvatore Madonna, primi due eletti del Pd. Per lui potrebbe arrivare anche la delega ai Trasporti, settore su cui ha lavorato intensamente negli anni della giunta De Luca.

Per quanto riguarda l’area dell’ex governatore salernitano, si fa strada l’ipotesi di affidare l’assessorato all’Ambiente a Fulvio Bonavitacola, già protagonista del lavoro sullo smaltimento delle ecoballe.

Le trattative con il Pd restano però delicate. Il partito punta ad avere almeno tre assessori, se non quattro, e presenterà una lista di nomi al presidente nelle prossime riunioni tra il segretario regionale Piero De Luca e Fico. Tra le aspiranti figura Enza Amato, prima dei non eletti dem, che ambirebbe a un ruolo in giunta. Ma la linea del presidente – niente “primi dei non eletti” – dovrebbe escludere automaticamente queste opzioni, per evitare pressioni da parte di tutte le forze politiche. Nel frattempo prende quota il nome di Enzo Cuomo, sindaco di Portici, considerato tra i possibili ingressi nella nuova squadra di governo regionale.

La scelta di privilegiare tecnici ed esperti sta però alimentando malumori anche in Italia Viva, che dava per scontata la nomina dell’eletto Buonajuto. La sua eventuale promozione avrebbe infatti liberato un seggio per Cesaro, primo dei non eletti della lista renziana. A lamentarsi sarebbero anche l’area di Clemente Mastella e lo stesso De Luca, intenzionati a ottenere almeno due posti in giunta.

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