Di Angelo Tortora 

 

Sul fronte dell’acqua, il candidato
presidente della coalizione progressista in Campania Roberto
Fico, ritiene che “le linee guida debbano essere il rispetto del
referendum che tanti cittadini hanno portato a vittoria. Il disegno generale è che l’acqua deve essere sempre saldamente nelle mani pubbliche, a partire dalla grande adduzione che è la cosa principale”. Fico ha parlato a Cusano Mutri, in provincia
di Benevento, soffermandosi sulla situazione delle aree interne. “Al di là dell’istituzione dell’assessorato che può essere anche una cosa positiva, ma noi non vogliamo mettere una bandierina in tal senso, vogliamo far sì che ci sia una unità operativa molto organizzata in cui ci siano le varie direzioni generali delle aree interne, magari accorpandole per creare un’unità specifica. E, magari porla sotto il gabinetto del presidente dlela Regione sarebbe una cosa giusta perchè significa dare valore strategico a una nuova visione della aree interne con un lavoro di coprogrammazione e coprogettazione con tutti gli amministratori locali al di là del colore politico”, ha concluso Fico.

Cirielli “L’acqua deve restare in mano pubblica, ma col Pd non è credibile”

«L’acqua deve restare saldamente in
mano pubblica, come già avviene oggi almeno per quanto riguarda il capitale e la maggioranza dei soci. Il vero problema in Campania non è la forma giuridica della gestione: è chi ha gestito e provocato il disastro odierno. Oggi l’acqua non è in
mani pubbliche ma nelle mani del Pd”. E’ quanto sottolinea il
candidato presidente del centrodestra alla Regione Campania
Edmondo Cirielli sul tema della gestione dell’acqua pubblica su
cui si è soffermato in mattinata Roberto Fico, candidato del
‘campo largo’, nel corso di un appuntamento tenutosi a Cusano
Mutri. “In questi dieci anni – osserva Cirielli – la sinistra ha trasformato il sistema idrico in un bacino di clientelismo, inefficienza e sprechi. Le reti sono vecchie, veri colabrodo, i territori interni sono abbandonati, e le promesse di riforma sono rimaste solo propaganda, fondi sprecati e mancanza di investimenti”.
“Oggi Roberto Fico – prosegue Cirielli – scopre la bandiera dell’acqua fresca più che quella pubblica, dopo aver scelto con trasformismo politico di candidarsi con il sostegno del Pd, lo
stesso partito che ha creato il disastro che viviamo. Nonostante
la Campania sia una Regione che può vantare i più importanti bacini idrici d’Italia, le crisi estive (e non solo) sono la regola come è accaduto recentemente in Irpinia. Chi si allea con chi ha fallito non può certo interpretare con credibilità il
volto del cambiamento. Noi siamo pronti a voltare pagina. Garantiremo un sistema idrico a serrato controllo pubblico, moderno, trasparente e finalmente al servizio dei cittadini –
libero dalle logiche di potere delle sinistre. È ora di restituire funzionalità alla gestione dell’acqua e di liberarla da chi la ha utilizzata per coltivare consenso e clientele”.

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