Di Angelo Maurizio Tortora 

 

Il calcio si gioca con la testa, se non hai la testa, le gambe da sole non bastano: la celebre frase di Johan Crujff. Il successo non è un caso, è duro lavoro, perseveranza, apprendimento, studio, sacrificio e soprattutto, amore per ciò che stai facendo o che stai imparando a fare. Giovedì 18 Dicembre ci sarà a Riyad la prima semifinale e cioè Napoli-Milan, ore 20 italiane, Conte contro Allegri, 11 Scudetti in due, si affrontano due superpotenze del calcio italiano, una delle piu’ titolate del nord contro la Regina del Sud, si giocheranno l’accesso alla finalissima, dall’altra parte del tabellone ci sarà Inter-Bologna il giorno dopo. Si ci gioca il primo trofeo della stagione, i Campioni d’Italia in carica a caccia del terzo alloro mentre il Diavolo del nono. Il Napoli vuole rialzare la cresta dopo le due debacle consecutive tra Champions col Benfica all’ Estádio da Luz e ultima in quel di Udine domenica, mentre il Milan viene dal pari col Sassuolo interno che è costata ad ambedue la vetta a discapito della beneamata nerazzurra. Azzurri stanchi dai troppi impegni, uomini contati, soprattutto nella zona nevralgica del campo, solo Scott McTominay tra i titolari, con le assenze di Kdb che ne avrà fino a Marzo, dai 4 a 5 mesi stimati dall’infortunio per l’asso belga ex citizens, mentre Anguissa ritornerà tra fine Gennaio e inizio Febbraio e per fortuna almeno c’è Lobotka, entrato al 61esimo al Bluenergy Stadium e finalmente una pedina in più per lo scacchiere di Conte. Poi Gilmour perso per pubalgia, è sceso in campo per l’ultima volta in Napoli-Como del 1° novembre, gara giocata al Maradona e finita 0-0: in quell’occasione lo scozzese è stato schierato dall’inizio da Conte, dovendo però lasciare il terreno di gioco già nel primo tempo: dovrebbe riaggregarsi per inizio Febbraio 2026. Per fortuna è tornato Gutierrez, mentre Lukaku che è partito coi compagni in Arabia lo riavremo in campo a breve, big rom uomo spogliatoio, essenziale per il modo di intendere il calcio di Antonio Conte. Adesso è tempo di Napoli-Milan, un match storico che non ha mai tradito, dai Maradona, ai Careca, ai Van Basten, ai Giordano, agli Alemao, ai Gullit e Rijkaard ma anche prima e dopo questa sfida ha da sempre un fascino speciale, unico per chi la ammira.

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