“Dodici anni fa sono arrivato qui come calciatore del Napoli, ma oggi sono qui come uomo che si è innamorato di questa città. È veramente un onore che mi tocca molto. Credo di essere qui non solo per quello che ho fatto in campo, ma anche per quello che ho fatto fuori. Il vero paradiso è qua. Le piazze piene di vita, una città che diventa azzurra e gli spaghetti al pomodoro. E poi le persone, i napoletani, che non sono appassionati solo allo stadio. Ma la stessa passione si vede nella vita di tutti i giorni. Qui ho capito che basta davvero poco per essere felici. Questa città mi ha cambiato, dentro e fuori dal campo. Mi ha fatto capire cosa vuol dire sentirsi a casa. Ho dato a mio figlio un nome tipicamente napoletano, così porterà sempre con sè la storia di questa città. Una storia di amore”. Così Dries Mertens, visibilmente commosso, ha parlato alla Sala dei Baroni del Maschio Angioino in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Napoli. Una cerimonia carica di emozioni quella per il calciatore belga, marcatore più prolifico della storia del club azzurro. Una giornata speciale per la città che ha voluto sancire e formalizzare definitivamente questo legame eterno con l’ex attaccante del Napoli.

Mertens si è poi commosso nel ringraziare i suoi genitori presenti in prima fila (“è grazie a loro se oggi sono qui”), e la moglie Kat (“la persona più importante della mia vita. Siamo diventati una coppia a 16 anni. Nessuno è perfetto, ma lei si avvicina molto alla perfezione”).

 

“Abbiamo atteso questa giornata importante per la città con grande piacere. Abbiamo raccolto le sollecitazioni del Consiglio comunale ed in particolare del consigliere Flocco. Ringrazio anche la sua famiglia e il console del Belgio per essere oggi qui presente. Questa cittadinanza onoraria dimostra una cosa molto importante, ovvero il valore di Napoli di condividere un modo di vivere e di essere anche con chi viene da altri luoghi del Mondo. I turisti che arrivano non si sentono stranieri quando arrivano, ma si sentono subito a casa loro. Dries è un grande amico della città. Napoli è una grande casa ed è la casa di tutti. E noi speriamo che Dries continui a portare questo messaggio nel mondo”, ha detto il sindaco Gaetano Manfred

 

“Con grande onore e con grande gioia oggi conferiamo questa cittadinanza onoraria, su proposta del consigliere Flocco accolta con gran piacere da tutto il Consiglio. Tu sei davvero un cittadino napoletano, hai capito cosa significa il Napoli per la città. Napoli ti vuole veramente bene e siamo sicuri che saprai onorare questa cittadinanza, come fai da tanto tempo”, ha affermato la presidente del Consiglio comunale Vincenza Amato, che ha parlato in rappresentanza di tutta l’assise cittadina.

La laudatio è stata a cura della giornalista Anna Trieste: “Dries nel patrimonio genetico c’è sempre stato qualcosa di napoletano, solo che lo ha scoperto a Napoli. Solo per un caso è nato a Lovanio in Belgio. Lui ha avuto la pazienza napoletana. Ha aspettato per tre anni la titolarità come un napoletano aspetta la Circumvesuviana a piazza Garibaldi. Lui fa parte di quel gruppo di eroi che nonostante i 91 punti lo scudetto non lo hanno vinto. Non ce ne voglia mister Conte, ma loro la storia l’hanno scritta e come. Lui c’è per tutti. Dai senzatetto di piazza Garibaldi a cui consegna le pizze di nascosto al freddo ai bambini degli ospedali cittadini. Ora Napoli va di moda, in Italia e nel Mondo. Qualche anno fa, no. Hai difeso e onorato questa città quando nessuno te l’ha chiesto”.

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