Il Mezzogiorno resta tra le zone più colpite in Europa dalla disoccupazione di lunga durata. Campania, Calabria e Sicilia figurano ai vertici negativi della classifica Eurostat 2024, con tassi rispettivamente del 9,9%, 8,3% e 8,0%. Si tratta delle regioni italiane con la percentuale più alta di persone senza lavoro da oltre un anno, ben al di sopra della media europea dell’1,9%.

Secondo i dati diffusi dall’Ufficio statistico dell’Unione Europea, sono oltre 4,2 milioni i cittadini europei tra i 15 e i 74 anni disoccupati da almeno dodici mesi, pari a circa un terzo del totale dei senza lavoro nel continente. In Italia, dopo Campania, Calabria e Sicilia, seguono Puglia e Molise (5,2%), Sardegna (4,3%), Abruzzo (3,7%) e Basilicata (3,6%). Le regioni del Centro e del Nord presentano invece valori nettamente inferiori: Lazio (3,1%), Piemonte (2,4%), Liguria (2,2%), Friuli-Venezia Giulia (2,1%), Marche (1,9%), Umbria (1,7%), Emilia-Romagna (1,4%), Toscana e Lombardia (1,3%), Veneto (0,9%) e Trentino (0,7%).

A livello europeo, solo alcune aree della Spagna e della Francia superano i dati del Sud Italia: le enclave spagnole in Marocco, Ceuta (15,8%) e Melilla (16,3%), insieme ai territori d’oltremare francesi di Guadalupa (11,4%) e La Réunion (8,2%).

Eurostat sottolinea come la disoccupazione di lunga durata resti una delle principali sfide per la coesione economica e sociale dell’Unione, con forti disparità territoriali che colpiscono in particolare il Mezzogiorno d’Italia.

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