di Michele Vidone
L’Ordine dei Giornalisti della Campania ha espresso solidarietà ai giornalisti di Repubblica, oggi in sciopero dopo aver appreso – come spiega il Cdr – «con profondo sconcerto dell’annuncio della proprietà della svendita di quel che resta del nostro gruppo editoriale, smantellato pezzo dopo pezzo dall’attuale editore, John Elkann. I redattori protestano contro la possibile cessione della testata a un gruppo straniero, senza esperienza nel panorama editoriale italiano e il cui progetto industriale è sconosciuto. L’Odg sottolinea l’importanza di tutelare «un giornale come Repubblica, che costituisce un pezzo della storia e della politica nazionale.
Una delegazione dei giornalisti ha partecipato al corteo conclusosi in piazza Municipio a Napoli, nel giorno dello sciopero generale della Cgil. Il giornalista Antonio Di Costanzo, leggendo un documento a nome dei colleghi, ha dichiarato: “Siamo in lotta per difendere il nostro posto di lavoro e i nostri diritti vogliamo tutelare la libertà di stampa e il pluralismo.” Ha denunciato minacce ai principi costituzionali provenienti da autocrati, strapoteri economici e finanziari, forze politiche pronte ad approfittare della crisi di fiducia delle istituzioni.
Di Costanzo ha ricordato che Repubblica compirà 50 anni mentre si consuma la vendita di quel che resta di un gruppo editoriale smantellato pezzo dopo pezzo dall’attuale editore. La cessione, ha detto, potrebbe avvenire a un gruppo straniero senza garanzie né occupazionali né identitarie. Ridurre tutto a una banale compravendita di mercato è miope, perché in ballo non c’è un semplice marchio, ma la sopravvivenza stessa di un pensiero critico.
Ha concluso richiamando la responsabilità sociale degli imprenditori e il valore dei diritti sul lavoro “Il lavoro è democrazia. Non crediamo in un Paese dei padroni e della legge del più forte, ma in un orizzonte condiviso fondato sui valori della Costituzione.”
