Dalla politica regionale alla crisi in Medio Oriente, Vincenzo De Luca ha toccato più temi durante la sua consueta diretta Facebook.

Sulle prossime regionali in Campania, il governatore ha chiarito che “fino a oggi non è definito nulla. C’è un inizio di candidatura, non ho capito se è definita e dove, e c’è il nulla nel centrodestra: siamo al circo equestre”. De Luca ha ribadito che non sosterrà alcun nome “fino a quando non mi sarà chiarito il programma. Se avremo un progetto che difende imprese, famiglie, giovani, disoccupati e donne, avrà tutto il mio sostegno. Ma ho la sensazione che non lo sappiano nemmeno loro cosa vogliono fare”.

Ampio spazio anche alle vicende internazionali, in particolare al conflitto israelo-palestinese. “C’è qualcosa che dovrebbe spingere tutti a dire basta e a fermare il genocidio – ha dichiarato –. Mi sconvolge il livello di distacco e cinismo di certi commentatori politici, che parlano come se fossero all’ufficio del catasto. Io faccio fatica a reggere le immagini di quegli assassinii: bisogna ricordarsi di essere umani, non bestie”.

De Luca ha poi commentato la missione della Global Flotilla diretta verso Gaza: “Non è la soluzione, ma una rivolta delle coscienze per svegliare i governi, anche quello Meloni, dall’indifferenza. Israele vuole farli morire di fame e sete, siamo alla barbarie totale. La Flotilla serve a richiamare l’opinione pubblica”.

Infine, un passaggio sulla proposta del premier Giorgia Meloni di riconoscere lo Stato di Palestina a condizione della liberazione degli ostaggi e della cancellazione di Hamas: “L’opposizione ha sbagliato a non raccoglierla. Andava accettata e integrata: oltre alla liberazione degli ostaggi e alla fine di Hamas, bisogna che tutti rispettino i confini fissati dall’Onu trent’anni fa e che i coloni israeliani che hanno occupato con le armi la Cisgiordania tornino indietro. Con queste condizioni si poteva arrivare a un voto unitario del Parlamento italiano”.

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