Di Angelo Tortora
Il presidente della Regione Campania De Luca intervenendo all’ospedale di Caserta, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Abbiamo inaugurato questa mattina la piastra operatoria dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, con un investimento di 25 milioni di euro. Complessivamente in questa struttura sono in corso investimenti per 113 milioni di euro. E’ una rivoluzione, un ospedale che sta diventando un’eccellenza, punto di riferimento della sanità non solo campana, ma nazionale”. “De Luca continua: che siamo partiti da un’azienda ospedaliera commissariata per infiltrazioni camorristiche (dal 2015 al 2017, ndr), e se pensate a ciò che abbiamo realizzato oggi, c’è da esserne orgogliosi. Ora dobbiamo stare attenti a che le modifiche fatte non siano buttate a mare, perché vedo un po’ di ricreazione in corso, c’è gente che pensa di ricominciare a fare porcherie clientelari. Ricordo che eravamo l’ultima Regione d’Italia per i Lea, ora siamo all’avanguardia in tutti i campi. E sulle liste d’attesa siamo primi in Italia per le prestazioni brevi ed urgenti, che forniamo entro 10 giorni. Dobbiamo migliorare ma la strada è tracciata”. Non a caso De Luca, dal palco dell’aula magna dell’ospedale, rivolge un appello ai cittadini ma anche ovviamente agli operatori sanitari, “perché la dignità che abbiamo conquistato non sia perduta nel giro di un mese”. “Se la Campania resta abbandonata a se stessa va a fondo. Ora dobbiamo assestare i gruppi dirigenti come stiamo facendo” sottolinea De Luca, alludendo alle nomine nella sanità fatte in questi giorni, che toccano anche l’ospedale di Caserta, dove il manager Gaetano Gubitosa lascerà per andare a guidare l’Asl Napoli 1, e al suo posto sarà individuato il nuovo direttore con un concorso. Così come lascerà anche il direttore generale dell’Asl di Caserta Amedeo Blasotti e al suo posto arriverà Mario Ferrante (in passato manager all’ospedale di Caserta).
De Luca: “Chiusura punti nascita colpa del Governo”
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, dall’ospedale di Caserta, dove ha inaugurato il nuovo blocco operatorio, ha parlato così:
“E’ un ricatto politico quello che sta facendo il Governo sul piano di rientro nel settore della sanità, da cui la Regione Campania dovrebbe uscire, essendo passati ampiamente i tre anni dalla fine del Commissariamento (2019 – ndr). E la chiusura dei punti nascita, solo nel Casertano Sessa Aurunca e Piedimonte Matese, è colpa proprio del Governo, che ci ha imposto di chiudere entro giugno quelli sotto i 500 parti, così come quei laboratori di analisi che forniscono meno di 200mila prestazioni annue”. “Avevamo chiesto ai Ministeri di poter accorpare alcuni punti nascita, come quelli di Sapri e Vallo della Lucania nel Salernitano, ma non ci è stato concesso”.