Di Angelo Tortora
Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, esprimendosi sul politecnico federiciano di Fuorigrotta ha parlato così:
“Ci è voluta la tragedia di Gaza, la disumanità e il vero e proprio genocidio per svegliare un poco le coscienze. Ma ancora oggi non si sta facendo nulla di concreto. È una vergogna. Questo è un genocidio. Siamo arrivati al punto che facciamo gli azzeccagarbugli sulle parole, è un genocidio, si sta distruggendo un popolo, e la cosa incredibile è che lo stanno comunicando in maniera esplicita i rappresentanti del governo israeliano, cioè stanno distruggendo le basi materiali per avere uno stato palestinese. Che altro bisogna fare o dire?”. “Ovviamente – risponde ai giornalisti che glielo chiedono – noi andremo a Roma”. De Luca poi spiega: “Andremo con due immagini: quella della barbarie di un delinquente politico che è l’attuale presidente Netanyahu, ma anche con l’immagine di un’altra Israele, con l’immagine di Yitzhak Rabin, un grande israeliano che ha lottato per avere una condizione di convivenza con i palestinesi e che è stato assassinato per la sua volontà di pace. Anche per ricordare a tutti quanti che il governo israeliano è un governo criminale, ma Israele è fatta di tante componenti di umanesimo, di civiltà, di democrazia che dobbiamo aiutare a vincere la battaglia in Israele”. De Luca pone anche l’accento su “la mia polemica è con il fatto che per un anno nessuno ha detto niente e per tre anni nessuno ha avuto un’iniziativa di pace per quanto riguarda l’Ucraina. Devo dire che dopo un anno, un anno e mezzo di totale silenzio, pare che si siano svegliati”. E prosegue: “Devo ricordare a tutti gli smemorati, soprattutto ai rivoluzionari dell’ultima ora, che la Regione Campania ha portato 50.000 giovani a piazza del Plebiscito il 28 ottobre del 2022 per chiedere il cessate il fuoco. Allora non erano stati occupati quattro territori dell’Ucraina, ma nessuno si è mosso. All’inizio di quest’anno abbiamo fatto nel Duomo di Napoli una manifestazione per la pace a Gaza, ma anche in questo caso nessuno si è mosso delle forze politiche storiche”.