“Viviamo in un clima di drammatica passività. Il mondo è assuefatto alla violenza e alla morte. Se oggi si riaprissero i campi di concentramento come ad Auschwitz, probabilmente non ci sarebbe alcuna reazione”. Sono parole durissime quelle pronunciate dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta social del venerdì, in cui ha espresso una forte critica al contesto internazionale e alla risposta dell’Occidente ai conflitti in corso, in particolare quello in Medio Oriente. Il riferimento è soprattutto alla situazione a Gaza, dove – ha affermato – “ogni giorno muoiono tra le 25 e le 70 persone, di fame, di sete, o per colpi d’arma da fuoco mentre cercano un sacco di farina. Questi drammi non fanno più notizia. Non ce la faccio più a vedere i bimbi di Gaza come quelli di Auschwitz”.
Secondo De Luca, la società moderna ha perso gli anticorpi contro gli orrori e le ingiustizie: “Quello che era stato costruito in un lungo processo di civilizzazione lo stiamo smantellando. Le immagini della violenza non scuotono più nessuno, siamo narcotizzati”.
Il governatore campano ha anche attaccato con forza l’ipocrisia dell’Occidente: “Nessuno si permetta di parlare di civiltà, democrazia e diritto. Ormai decide solo chi ha la forza. Siamo tornati allo stato di natura, quello in cui la legge del più forte prevale su tutto”. In questo contesto, De Luca ha criticato pesantemente il cancelliere tedesco Friedrich Merz, definendolo “lo spilungone con un nido di quaglia tra i capelli” per aver sostenuto il diritto di Israele a una vendetta storica. “A sterminare gli ebrei furono i nazisti tedeschi e i fascisti italiani, non i palestinesi o gli iraniani”.
Nel suo intervento, De Luca ha rivendicato i risultati economici ottenuti dalla Campania, citando i dati della Banca d’Italia che segnalano una crescita del PIL superiore alla media nazionale. “Se la Campania regge, è grazie agli investimenti pubblici della Regione: 3 miliardi nel trasporto pubblico, 4,2 miliardi nella sanità, 1 miliardo nella cultura, 800 milioni in opere stradali e adeguamento sismico, 600 milioni per l’idrico”, ha affermato.
Un altro fronte critico riguarda la sanità. De Luca ha accusato il sistema di riparto del Fondo Sanitario Nazionale di aver penalizzato la Campania per un decennio: “Siamo stati derubati di 280 milioni l’anno per dieci anni, e ancora oggi perdiamo 200 milioni l’anno rispetto alla media nazionale. L’ho ricordato anche al presidente Mattarella, che è stato agli Stati Generali della Prevenzione. In Campania si stanno costruendo più ospedali che nel resto del Paese, nonostante le risorse limitate”.
Infine, il presidente ha annunciato la firma di un’ordinanza che limita i lavori all’aperto nelle ore più calde della giornata nei settori dell’agricoltura e dell’edilizia, per tutelare i lavoratori esposti alle alte temperature.