di Michele Vidone

Il Corecom Campania lancia l’allarme sui tagli annunciati di 20 milioni di euro alle risorse per le emittenti radiotelevisive locali, definendoli un intervento che rischia di avere un dannoso effetto strutturale sul sistema dell’informazione italiana. Secondo il Comitato, non si tratta di una riduzione neutra, ma di un colpo diretto al pluralismo informativo, all’equilibrio territoriale e alla sopravvivenza di un comparto già in difficoltà.

La situazione è particolarmente critica in Campania, dove le televisioni locali operano in un mercato pubblicitario fragile, mentre la raccolta si concentra sempre più sulle grandi piattaforme nazionali e digitali. Le emittenti territoriali svolgono una funzione essenziale di informazione di prossimità, raccontano i territori e danno voce alle realtà periferiche, evitando che intere aree diventino mediaticamente invisibili. Un’attenzione specifica viene rivolta alle emittenti storiche, considerate un patrimonio informativo e culturale radicato nelle comunità.

Il Corecom evidenzia infine il rischio occupazionale: i tagli potrebbero tradursi in licenziamenti o chiusure definitive. Difendere l’informazione radiotelevisiva locale significa quindi tutelare il lavoro, la democrazia e il diritto dei cittadini a un’informazione plurale, libera e radicata nei territori.

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