In visita nel Casertano insieme al candidato governatore Roberto Fico, il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte smorza il peso delle rilevazioni elettorali che segnalano un recupero del centrodestra. A Sessa Aurunca, rispondendo alle domande dei cronisti sul sondaggio Noto che dà Fico avanti di sette punti su Edmondo Cirielli, Conte ha dichiarato di non essere preoccupato: “È un dato che non mi preoccupa, anzi mi conforta perché c’è un vantaggio, ma questo non è il momento di guardare i sondaggi. Altri rilevamenti indicano un divario maggiore, ma non mi hanno mai appassionato. Ora dobbiamo concentrarci sul dialogo con la comunità campana”.

Conte ha sottolineato l’importanza dell’ascolto dei territori, elogiando il lavoro di Fico: “Tutti noi dobbiamo ascoltare bene i bisogni delle persone, che dobbiamo cercare di soddisfare”. Il leader M5s ha affrontato anche il tema del cosiddetto “modello Caivano”, giudicandolo fallimentare. “Il modello Caivano non è assolutamente vincente e non mi sembra abbia portato risultati. Fratelli d’Italia, dopo aver sbandierato grandi progetti, non si è neppure presentato alle elezioni comunali: un atto non molto onorevole dal punto di vista della responsabilità politica”. Conte ha criticato anche le passerelle politiche successive ai fatti di cronaca: “Nessuno ha la bacchetta magica, ma non si risolvono i problemi strombazzando e richiamando i riflettori quando c’è l’episodio”.

Sul fronte economico e fiscale, l’ex premier ha attaccato la politica del governo Meloni: “Dopo tre anni scopriamo che il mini intervento sull’Irpef, come dice l’Istat, va a beneficio dei redditi più alti. È un dato sconcertante”. Conte ha denunciato inoltre un aumento degli italiani che rinunciano alle cure, collegandolo a scelte politiche sbagliate e a episodi di cattiva gestione sanitaria, citando il caso Sicilia. “Dobbiamo recuperare soldi dalle banche e dall’industria delle armi per investirli nella sanità e nel taglio delle tasse”.

La tappa casertana di Conte e Fico è proseguita con la visita alla cooperativa agricola “Aldilà dei Sogni”, realizzata in un bene confiscato alla camorra. Per il leader M5s questo presidio è un simbolo di riscatto: “Il messaggio che parte da qui è innanzitutto un messaggio di legalità, principio cardine di una vera democrazia. Legalità vuol dire rispettare le regole, lottare contro la criminalità che drena risorse alla collettività. Con la confisca si fanno rinascere aziende e beni nel segno del benessere collettivo”.

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