Di Angelo Tortora
“Le due assenze con Empoli e Monza e il rientro in extremis con i granata, causato indirettamente dallo stato febbrile di Raspadori”. Così scrive su Alessandro Buongiorno l’edizione odierna di Repubblica, che spiega come il difensore sia stato mandato in campo con il Torino a causa delle tante assenze.
“Tutta colpa della coperta corta, che ha costretto Conte a prendersi un rischio e a ridisegnare la sua squadra a pochissime ore dal calcio d’inizio: mettendo da parte il 3-5-2 provato nel corso della settimana e rispolverando per causa di forza maggiore il 4- 3- 3, con Olivera che era rimasto alla fine terzino sinistro e con Spinazzola avanzato nel tridente. Ma la priorità era la vittoria e con gli uomini come al solito contati (sono già fuori combattimento Neres e Juan Jesus) il tecnico non aveva avuto altra scelta per dare la caccia ai fondamentali tre punti”.