La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di alcune disposizioni della Regione Campania in materia di comandi e distacchi del personale proveniente da società e consorzi a partecipazione pubblica. Con la sentenza numero 189, depositata il 18 dicembre, la Consulta ha censurato l’articolo 46, commi 2 e 4-bis, della legge regionale n. 15 del 2002, nella parte in cui estendeva la possibilità di comando e distacco anche ai dipendenti di società e consorzi con partecipazione pubblica non inferiore al 49 per cento ed equiparava i due istituti.

La decisione accoglie le questioni sollevate dalla Corte dei conti, sezione regionale di controllo per la Campania, nell’ambito del giudizio di parificazione del rendiconto regionale 2023. Secondo i giudici costituzionali, la normativa regionale, così come formulata nel periodo di riferimento, consentiva il ricorso a comandi e distacchi anche in fattispecie escluse dalla disciplina statale allora vigente, arrivando inoltre a equiparare due istituti giuridici differenti.

Per la Consulta, tale impostazione invade la competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di ordinamento civile. I comandi e i distacchi, incidendo direttamente sull’assetto dei rapporti di lavoro, richiedono infatti una disciplina uniforme sull’intero territorio nazionale. Spetta quindi al legislatore statale, e non a quello regionale, definire le scelte qualificanti in questo ambito.

Please follow and like us:
Pin Share
Facebook
YouTube