Dopo tanta attesa e colpi di scena, finalmente è arrivato l’Election Day americano. Martedì 5 novembre decine di milioni di cittadini statunitensi si recheranno alle urne per eleggere il nuovo presidente Usa. Non lo faranno però in modo diretto e il nuovo inquilino della Casa Bianca non sarà necessariamente espressione della volontà della maggioranza di chi ha votato. Ecco come funziona il sistema elettorale americano.
Grandi elettori: chi sono e come vengono eletti
Negli Stati Uniti è possibile perdere le Presidenziali pur avendo ottenuto più voti del rivale. Questo perché i cittadini non votano direttamente per il candidato presidente, bensì per i grandi elettori del loro Stato, che a loro volta vanno a comporre il Collegio elettorale: è questo organo che, alla fine, elegge di fatto il presidente. Ogni Stato ha un numero di Grandi elettori proporzionale alla popolazione: in 48 su 50 chi vince il voto popolare, anche per un solo voto di scarto, conquista tutti i grandi elettori in palio. Fanno eccezione Maine e Nebraska, dove vige invece l’assegnazione proporzionale. In base al meccanismo ultramaggioritario del winner-takes-all, chi conquista anche un solo voto in più si porta a casa tutto il pacchetto. La California è lo Stato che assegna più grandi elettori: 54. Poi a scendere tutti gli altri. Il Texas ad esempio 40, la Florida 30, la Pennsylvania 19, il Wisconsin 10, il Nevada 6, il Vermont 3. Questo sistema serve a dare più peso agli Stati meno popolati. Basti pensare che la California ha un grande elettore ogni 700 mila abitanti, mentre il Wyoming ogni 193 mila.
Per vincere le Presidenziali servono 270 grandi elettori
Il collegio elettorale degli Stati Uniti d’America, che ha il compito ogni quattro anni di eleggere il presidente e il suo vice, è composto da 538 grandi elettori: il numero corrisponde alla somma dei membri della Camera dei rappresentanti (435), dei senatori (100) e di 3 rappresentati assegnati al Distretto di Columbia, che coincide con la capitale Washington. Per la Casa Bianca occorre ottenere il sostegno di almeno 270 grandi elettori.
I grandi elettori esprimeranno il loro voto il 17 dicembre
I grandi elettori sono persone reali: si tratta di politici, attivisti o volontari che vengono scelti dai candidati in ogni Stato e che poi, in caso di vittoria, andranno a comporre il Collegio elettorale degli Stati Uniti. Una volta eletti, i grandi elettori esprimono Stato per Stato la loro preferenza il martedì successivo al secondo mercoledì di dicembre (dunque nel 2024 il 17 del mese), comunicando poi a Washington la loro scelta. I grandi elettori sono legalmente liberi di votare per chi vogliono, ma si dà per scontato che voteranno sempre per il candidato del partito a cui sono associati. I voti espressi dal Collegio elettorale vengono poi conteggiati e ratificati dal Congresso, che si riunisce in una seduta congiunta presieduta dal vicepresidente in carica. Al termine di questi passaggi formali, il candidato vincente viene ufficialmente eletto.
fonte sito lettera43
Grande incertezza nei sondaggi