di Michele Vidone 

Sandro Ruotolo ha annunciato le dimissioni irrevocabili da consigliere comunale di Castellammare di Stabia dopo il voto favorevole al bilancio, spiegando di averlo fatto per senso di responsabilità verso la città e per garantire continuità amministrativa nei servizi essenziali. L’eurodeputato Pd ha però espresso un giudizio durissimo sull’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Vicinanza, ritenendola non all’altezza e incapace di rappresentare un argine alla camorra. Ruotolo ha respinto l’idea che le dimissioni favoriscano la criminalità organizzata, sostenendo al contrario che imporrebbero ai partiti una riflessione seria sul ruolo delle liste civiche, che a suo avviso possono diventare terreno fertile per interessi opachi quando la politica è debole. Ha ricordato di aver accettato la candidatura come capolista del Pd dopo uno scioglimento per infiltrazioni camorristiche con l’obiettivo di essere un presidio di legalità, richiamando anche il lavoro svolto con l’Università Federico II nell’Osservatorio sulla camorra stabiese e l’attenzione crescente della magistratura e della Prefettura sull’azione amministrativa del Comune. Secondo Ruotolo, sarebbero emersi collegamenti tra esponenti del Consiglio comunale e la criminalità organizzata, tra parentele e intercettazioni, motivo per cui ritiene esaurita la funzione per cui era stato eletto. Ha quindi ribadito che continuerà la sua battaglia contro la camorra dentro e fuori le istituzioni, affermando che Castellammare merita trasparenza, legalità e fiducia nel futuro.

Di segno opposto la replica del sindaco Luigi Vicinanza, che ha definito le dimissioni di Ruotolo un errore politico. Secondo il primo cittadino, l’europarlamentare si sarebbe limitato a denunciare l’esistenza della camorra senza indicare soluzioni concrete, arrivando di fatto a prospettare solo lo scioglimento del Consiglio comunale. Vicinanza ha rivendicato l’azione della sua amministrazione nel contrasto alla criminalità organizzata e ha respinto come infondate le accuse, sottolineando che l’attenzione della magistratura e delle forze dell’ordine è benvenuta a tutela delle persone perbene della città. Ha inoltre ricordato che le liste civiche contestate da Ruotolo erano già parte del tavolo del centrosinistra prima della sua candidatura a sindaco e che avevano rapporti con il Pd. Vicinanza ha infine rivelato di aver proposto a Ruotolo il ruolo di assessore alla legalità, senza ricevere risposta, e ha concluso sostenendo che un eventuale ritorno al commissariamento renderebbe Castellammare più fragile, non più forte, di fronte alla camorra.

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