Due episodi hanno riportato l’attenzione sulla sanità campana, tra indagini giudiziarie e violenze in corsia.

A Caserta, i carabinieri del Nas e la procura di Santa Maria Capua Vetere hanno scoperto un presunto sistema di rimborsi gonfiati ai danni dell’Asl. Un pediatra di libera scelta, convenzionato con il servizio sanitario nazionale, avrebbe dichiarato falsamente di aver somministrato vaccini a piccoli pazienti, incassando così i rimborsi previsti, pari a 15 euro per dose. Secondo gli inquirenti, oltre a non aver effettuato tutte le vaccinazioni registrate, avrebbe anche falsificato le firme dei genitori sui moduli di consenso informato. Nei suoi confronti il gip ha disposto la sospensione per un anno dall’esercizio della professione medica. L’indagine ipotizza i reati di truffa ai danni dello Stato e falso in atto pubblico.

Sempre a Napoli, nell’ospedale Monaldi, si è verificata un’aggressione ai danni del personale sanitario. Una 26enne, invitata da un’infermiera ad abbassare il volume del cellulare nell’area di degenza, ha prima insultato l’operatrice e poi colpito con uno schiaffo una dottoressa intervenuta per calmare la situazione. La giovane è stata identificata e denunciata dai carabinieri.

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