Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è tornato a sollecitare il Governo nazionale sull’uscita della Campania dal piano di rientro sanitario, attivo ormai da 14 anni. “È stata fissata per il 4 agosto l’ennesima riunione con il Governo. Non ho partecipato a quella del 10 luglio e, francamente, non ne ho nemmeno compreso l’esito”, ha affermato il governatore. De Luca ha sottolineato come la Campania, pur avendo da 13 anni un bilancio sanitario in attivo – insieme a Lombardia, Veneto e Marche – sia ancora sottoposta a vincoli che limitano l’erogazione di prestazioni, l’accesso ai fondi nazionali, le assunzioni di personale e incidono direttamente sulle liste d’attesa dei cittadini.

“Il Governo ci ha imposto la chiusura di tre punti nascita – ha aggiunto – mentre i suoi rappresentanti sui territori fanno i cialtroni mentendo spudoratamente. L’Italia è un Paese in cui la cialtroneria politica è trasversale”. Il presidente ha annunciato che dopo il vertice di agosto sarà data ampia informazione ai cittadini su quanto deciso a livello nazionale.

In parallelo, De Luca ha presentato un nuovo ambizioso progetto in campo sanitario: la nascita, presso l’Ospedale del Mare, dell’Istituto Campano di Neuroscienze (ICAN). Con un investimento di circa 70 milioni di euro, il centro sarà dedicato alla neurochirurgia, all’oncologia chirurgica e alla ricerca scientifica. “Punteremo a un’eccellenza simile al Besta di Milano o all’Istituto Neurologico di Bologna, ma con un’integrazione più forte tra attività clinica e ricerca”, ha spiegato De Luca.

Non sono mancate le stoccate alla politica romana: “Mentre alcuni esponenti politici parlano senza alcuna competenza, o peggio con storie personali poco limpide, noi andiamo avanti con progetti concreti per i nostri cittadini. Chi parla a ruota libera spesso è solo un ladro o un nullità. Noi invece ci concentriamo su ciò che serve davvero: sanità pubblica di qualità, ricerca e servizi efficaci”.

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