Di Angelo Tortora
“Andrò alla festa dei giovani di Forza Italia con grande piacere. Ho sempre pensato che le feste di partito così come i congressi siano in primo luogo occasioni di confronto con chi non la pensa come te. Altre dietrologie politiche sono prive di fondamento. Al centro ci hanno messo gli elettori e al centro rimarremo”. Così Carlo Calenda, leader di Azione, sui social. “Tendenzialmente non ho mai rifiutato un invito anche quando le posizioni politiche degli organizzatori erano molto lontane, penso all’assemblea della CGIL, al congresso di AVS un paio di anni fa e addirittura alla festa de Il Fatto Quotidiano o di Atreju l’anno scorso. Per non parlare delle feste nazionali dell’Unità a cui ho partecipato tutti gli anni prima della loro decisione ‘autarchica’ di quest’anno”.