Dalla polemica sui convegni universitari alla riforma di Medicina, dal Pnrr alla politica regionale, Carlo Calenda ha toccato numerosi temi nel suo tour campano, culminato negli incontri con gli studenti dell’Università Parthenope. Nel commentare la cancellazione di un convegno alla Federico II, il leader di Azione ha puntato il dito contro gli atenei: “Era fissato da due mesi ed è sparito, immaginiamo per ragioni politiche. La Federico II è in mano ai collettivi. Altrove organizzano eventi che definirei propaganda filorussa. Purtroppo le università sono in mano ai comunisti”, ha dichiarato.

Calenda ha affrontato anche il tema dell’accesso alla facoltà di Medicina, definendo la riforma “malfunzionante”. Secondo il segretario di Azione, il sistema attuale rischia di lasciare posti scoperti e non garantire un numero sufficiente di medici: “C’è qualcosa da rivedere assolutamente”.

Sul fronte politico nazionale, Calenda ha criticato l’ipotesi di una nuova legge elettorale proporzionale senza correttivi: “Con Lega e 5 Stelle apertamente filo-Putin il rischio è di avere una maggioranza incapace di decidere sulla politica internazionale. Meglio un proporzionale dove ognuno vota chi vuole e le alleanze si fanno dopo”.

Non sono mancate valutazioni sul Pnrr. “È stata per larga parte un’occasione sprecata. Ne spenderemo poco più dei fondi europei ordinari e non è stata seguita la linea che suggerivo: sostenere gli investimenti delle imprese. Gli spagnoli l’hanno fatto e infatti crescono più di noi”, ha affermato.

Ampio spazio Calenda lo ha dedicato ai giovani, incontrati nel suo giro di 17 università – con l’obiettivo di arrivare a 50. “C’è un grande desiderio di dibattito. I ragazzi sono preoccupati per Ucraina, Ue, geopolitica globale. Bisogna andare da loro, non aspettare che vengano loro alla politica”, ha detto.

Nella giornata dell’11 dicembre il segretario di Azione ha commentato l’elezione di Roberto Fico a presidente della Regione Campania, un risultato maturato senza la partecipazione del suo partito. “Penso sarà un pessimo governatore, non ha esperienza di gestione e la coalizione che lo sostiene è divisa. Ma gli elettori hanno scelto: gli auguro di lavorare, visto che per lui è la prima volta”, ha dichiarato, pur concedendo “il beneficio del dubbio”.

Calenda ha concluso ribadendo la centralità del dialogo con gli studenti: “Sento pochissima politica politicante, ai giovani non interessa con chi ci si allea. Sono invece molto preoccupati per il loro futuro. Ripartire da loro è indispensabile”.

Please follow and like us:
Pin Share
Facebook
YouTube