The mural depicting two girls welcomes the Parco Verde (Green Park) of Caivano ( Naples) where two cousins would be raped by some boys almost all minors, 25 August 2023 ANSA / CIRO FUSCO

La Corte d’Appello di Napoli ha confermato gran parte delle condanne per i due giovani imputati nel caso degli abusi sessuali avvenuti a Caivano nel 2023, ai danni di due cuginette di 10 e 12 anni. Pasquale Mosca, oggi 21enne, è stato condannato alla pena di 13 anni e 4 mesi di reclusione, confermando la sentenza di primo grado. Per Giuseppe Varriale, 20 anni, la pena è stata invece ridotta a otto anni e otto mesi rispetto ai 12 anni e 5 mesi stabiliti in precedenza.

Il processo d’appello, celebrato davanti alla Corte partenopea, ha confermato la gravità dei fatti che avevano sconvolto l’opinione pubblica e portato all’intervento delle autorità nel Parco Verde di Caivano, area già nota per episodi di degrado e criminalità. Il sostituto procuratore generale di Napoli aveva chiesto la conferma della condanna per Mosca e proposto un concordato per Varriale, poi non accolto dalla difesa.

Durante la discussione, l’avvocato di Mosca, Giovanni Cantelli, aveva invocato una parziale incapacità di intendere e volere del giovane, tesi non accolta dai giudici. I due imputati, presenti in aula durante le arringhe difensive, hanno scelto di non assistere alla lettura del dispositivo, arrivato dopo circa tre ore di camera di consiglio.

Alla sentenza erano presenti anche gli avvocati delle famiglie delle vittime: Clara Niola, che assiste la madre della più piccola, e Giovanna Limpido, legale del padre.

Dopo la pronuncia, i genitori di una delle bambine hanno espresso sollievo per la decisione dei giudici: «Siamo soddisfatti per il verdetto – hanno dichiarato – la nostra bambina e noi possiamo tirare un altro sospiro di sollievo. È importante che i giovani comprendano le conseguenze delle proprie azioni e che la certezza della pena non resti solo una promessa».

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