Allo stadio Diego Armando Maradona, dopo Napoli-Juventus, nel commentare la sconfitta, Luciano Spalletti, tecnico dei bianconeri, ha rivendicato il lavoro fatto da allenatore dei partenopei. Al di là della conquista del terzo storico scudetto dopo 33 anni dall’ultima volta (quando c’era ancora Maradona in squadra), il mister di Certaldo ha rimarcato l’aspetto economico.
“Il mio lavoro al Napoli ha fatto guadagnare al club tanti soldi”, chiaro il riferimento non solo ai proventi generati dal successo in campionato, ma anche dalle plusvalenze: l’esplosione di Kvaratskhelia e quella definitiva di Osimhen hanno fruttato circa 160 milioni di euro. Queste parole non sono state commentate a caldo da Aurelio De Laurentiis, patron dei partenopei, che però oggi ha punzecchiato a modo suo l’ex tecnico azzurro.
In che modo? Con una battuta sulla differenza tra terzo e quarto scudetto del Napoli, ovvero tra primo e secondo della sua gestione da presidente: “Il primo scudetto – ha spiegato il presidente – è stato sofferto e scontato (quello targato Spalletti, ndr), mentre il secondo (quello di Conte, ndr) è stato quello vero fino alla fine, penso che abbiano goduto tutti di più”.
Le parole di De Laurentiis sono sottili, elegantissime… una “risposta” a distanza senza citare Spalletti. Anche se il patron sa bene che anche quello vinto da Luciano ha un valore altissimo considerando la straordinaria cavalcata con un gioco spettacolare e l’attesa durata oltre tre decenni (caratterizzati da grandi sofferenze sportive). Il rapporto tra i due non è dei migliori per come è finita la storia e dunque è normale aspettarsi schermaglie simili anche se sarebbe preferibile un chiarimento in rispetto della storia scritta insieme.
