Scambio di badge tra colleghi, abbandono del posto di lavoro senza giustificazioni e ore retribuite mai realmente prestate: sono queste le accuse mosse dalla Corte dei Conti nei confronti di 75 tra dipendenti ed ex dipendenti del Genio Civile di Avellino, ora chiamati a fornire controdeduzioni in merito a un presunto danno erariale di quasi 180 mila euro. Le contestazioni arrivano al termine di un’indagine avviata nel 2018 dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino, che attraverso pedinamenti, videosorveglianza occulta e sequestri documentali ha portato alla luce un diffuso sistema di assenteismo all’interno dell’ente, con condotte reiterate nel periodo compreso tra aprile e giugno dello stesso anno.

L’inchiesta ha già avuto conseguenze significative sul piano disciplinare: 37 dipendenti sono stati licenziati e altri 37 sospesi dal servizio per un periodo variabile da uno a sei mesi. Tra i destinatari delle sanzioni figura anche la dirigente pro tempore dell’ufficio, accusata di omessa vigilanza.

Gli accertamenti della Corte dei Conti si concentrano ora sull’impatto economico per l’amministrazione pubblica, con l’obiettivo di definire le eventuali responsabilità contabili per il danno arrecato alle casse dello Stato.

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