di Michele Vidone 

A poche ore dal Capodanno scatta l’operazione dei carabinieri contro i botti illegali tra Napoli e provincia: sequestrati oltre 1.600 candelotti esplosivi e tre persone arrestate.

Il primo intervento è avvenuto ieri sera nel quartiere Soccavo di Napoli, dove i carabinieri hanno sorpreso in viale Traiano Vittorio Nardelli e Roberto Mingione, di 53 e 26 anni, mentre vendevano dieci candelotti esplosivi denominati “Rambo”, nome commerciale dietro il quale si cela un prodotto identico ai noti Cobra. Nella loro auto, parcheggiata in viale Catone, i militari hanno rinvenuto altri 1.298 artifizi dello stesso tipo, alcuni con nomi diversi ma con identica carica esplosiva. In totale circa 45 chili di polvere, una quantità tale da poter smembrare il veicolo e provocare danni gravissimi nel raggio di dieci metri. I due sono stati arrestati e posti agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio.

Un terzo arresto è stato eseguito a Casoria, dove i carabinieri della stazione locale e della sezione operativa hanno fermato Antonio Fusco, 38 anni. Nella sua camera da letto erano nascosti 350 candelotti “Shark 5”, anch’essi assimilabili ai Cobra. L’uomo è stato trasferito in carcere, in attesa di giudizio.

Tutto il materiale pirotecnico illegale è stato sequestrato e affidato al nucleo artificieri del Comando provinciale dei carabinieri di Napoli per la messa in sicurezza e la distruzione.

Scenario diverso a Monte di Procida, dove i carabinieri della stazione locale hanno denunciato due commercianti del posto: nei loro esercizi sono stati trovati 115 chili di materiale esplodente destinato alla vendita senza alcuna licenza. Anche in questo caso il materiale è stato sequestrato.

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