La 42esima assemblea annuale dell’Anci, chiusa oggi a Bologna, si conferma una delle più partecipate di sempre: 20.000 accreditati e oltre 5.000 sindaci presenti. Un segnale, secondo il presidente dell’associazione e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, della vitalità del sistema dei Comuni italiani. “C’è un tessuto dei comuni estremamente vivo e desideroso di essere protagonista nella vita pubblica e politica del Paese”, ha dichiarato Manfredi, sottolineando come questa edizione abbia rappresentato “un’occasione per far sentire la voce di tutti i comuni italiani”.

Il presidente dell’Anci ha parlato di un dialogo intenso con l’esecutivo: “Con il governo c’è stato un confronto franco, leale, a volte anche aspro ma sempre costruttivo. Abbiamo avuto tante risposte e questo è un segnale molto positivo”.

Nel suo intervento conclusivo, Manfredi ha affrontato anche il tema dei tetti alle assunzioni nel pubblico impiego, definendolo “una questione che grida vendetta”. Il riferimento è alle categorie che, per la loro funzione, non possono essere sostituite né ridotte. “Ci sono figure che non possono rientrare nei tetti assunzionali, penso ai vigili urbani o agli educatori”, ha spiegato. “Dobbiamo garantire 150.000 nuovi posti negli asili nido, ma non possiamo assumere gli educatori: è incredibile”. A queste criticità si aggiunge la mancanza di assistenti sociali, indispensabili soprattutto nelle periferie.

Manfredi ha poi ironizzato sull’idea che l’intelligenza artificiale possa sopperire ai limiti del personale: “Forse alcuni impiegati di concetto possono essere in parte sostituiti dall’IA, ma un vigile in mezzo alla strada, un educatore in una scuola o un assistente sociale devono essere presenti nei territori”. Limitare queste assunzioni, ha concluso, significa “non andare incontro ai cittadini” e rappresenta oggi uno dei nodi più urgenti da risolvere per garantire servizi adeguati alle comunità locali.

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