Il piu’ recente rapporto redatto da Ispra sulla situazione di dissesto idrogeologico del Paese, “riferisce che 7.423 comuni italiani, pari a circa il 94 per cento del totale, sono esposti al rischio idrogeologico per frane, alluvioni e/o erosione costiera”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso di un’audizione, alla Camera, in Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano. “Il 18,4 per cento del territorio nazionale – ha aggiunto – e’ classificato a maggiore pericolosita’ per frane e alluvioni; 1,3 milioni di abitanti sono a rischio frane e 6,8 milioni di abitanti sono a rischio alluvioni nello scenario a pericolosita’ idraulica media (tempo di ritorno tra cento e 200 anni). Pertanto, in questo contesto, la corretta programmazione, il rapido finanziamento e una sistematica e coordinata attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico rappresenta una priorita’ nazionale per la sicurezza dei territori e dei cittadini, oltre che per lo sviluppo del nostro Paese”, ha proseguito Pichetto.
Sulla base degli ultimi dati disponibili e consolidati “al 31 dicembre 2023, in relazione agli interventi” in materia di dissesto idrogeologico “finanziati, il 65,7 per cento risulta ultimato; il 17,3 per cento in fase di attuazione; il 14,6 per cento in fase di progettazione; e il residuo 2,4 per cento in fase di avvio”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso di un’audizione, alla Camera, in Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano. “Entro il prossimo 30 giugno verranno forniti al Parlamento i dati relativi allo stato di attuazione degli interventi aggiornati al 31 dicembre 2024, come previsto dalla normativa vigente”, ha fatto sapere Pichetto.