Anno meraviglioso quello del Napoli Iniziato bene e finito ancora meglio La squadra azzurra ormai ha acquistato la mentalità di mister Conte a cui va dato merito di avere dato carisma ad una squadra che dopo lo splendido scudetto spallettiano aveva fatto una figuraccia unica finendo al decimo posto. Conte ha rivoltato il mondo Napoli con una grinta da leone Lo ha prima capito da fuori poi ha visto i punti deboli e ha preteso dalla società dei profili internazionali , Mc Tominay , Gilmour , Neres , Lukaku e nazionali Spinazzola e Buongiorno degni del Napoli Ha dato fiducia a Di Lorenzo e Kvara , che poi lo ha tradito , pretendendo la loro conferma Ha capito gli elementi disturbanti come Osimhen non opponendosi alla sua cessione Ha formato un gruppo di uomini prima che di giocatori Ha poi messo un Napoli camaleontico che si è adattato agli uomini a disposizioni Con queste armi ha vinto un sofferto magico scudetto all’ultimo istante battagliando, sportivamente , con la corazzata Inter . Uno scudetto che ad un certo punto sembrava perso ma non per Antonio Conte che nello spogliatoio azzurro ha sempre caricato, pure con urla strilla e parolacce perché in fondo lui ci ha sempre creduto La squadra lo ha seguito fideisticamente credendo ciecamente in lui e lottando su ogni pallone minuto per minuto e istante per istante La bella sorpresa, ma non per Conte, è stato Mc Fratim che si è calato nel ruolo di leader della squadra sbrigliando anche situazione delicate. È anche l’anno della rinascita di Lukaku che è stato protagonista assoluto dello scudetto targato Conte. Un merito va al presidente che a febbraio del 2023 ha fatto un esame di coscienza prendendosi le responsabilità della stagione fallimentare Ha preso Conte e ha affidato a lui e Manna le chiavi del Napoli mettendosi in disparte in tutti i sensi, anche perché lo pretendeva Conte e all’ombra del Napoli ha lavorato per fare di nuovo un grande Napoli DeLa però ha continuato l’opera alla fine dello scudetto dando un senso di continuità al lavoro di Conte Non ha perso tempo ha contattato il mister leccese per paura di perderlo promettendo , cosa mantenuta , di costruire un grande Napoli anche dopo la bella vittoria in campionato e così si è rimesso a lavoro Lavoro che poi ha portato alle notti magiche d’oriente a Riad che hanno visto gli azzurri partiti da campioni d’Italia a vincere , contro il volere ed il desiderio di tutti , la Supercoppa Italiana La cosa più apprezzabile è che il patron azzurro non si è abbassato al vile denaro degli arabi e ha voluto che i cognomi dei giocatori fossero scritti in italiano soprattutto per ricordare la propria italianità il fatto che non si sia seduto vicino al presidente della Lega al vecchio Galliani e al panciuto e barbuto CT della nazionale italiana Gattuso ha voluto essere un significato di disprezzo verso un sistema in declino Una super coppa italiana snobbata anche dal presidente della FICG Gravina . Gravina che ha preferito mandare Buffon e l’antipatico Gattuso che vedendo sconfiggere il Milan ci è rimasto male dimenticando quando da allenatore, fortunato del Napoli, si batteva la mano sul cuore meglio se la sarebbe sbattuta sul deretano destro dove sta il portafoglio. Napoli quest’anno ha vinto contro tutto e tutti e anche Conte ha sperimentato come è amaro il pane altrui come scriveva il sommo Dante nel suo Paradiso, Canto XVII, versi 58-60, dove Cacciaguida predice a Dante il suo esilio e la sofferenza di dover mangiare il pane “salato” (ovvero, non proprio) altrui e salire e scendere le scale degli altri.! Grande Napoli quest’anno È stato l’anno del Napoli!
