di Michele Vidone
Marco Ferrigno, storico maestro presepiale di San Gregorio Armeno, interviene sulla decisione di alcuni comuni di non esporre il presepe durante le festività natalizie, esprimendo forte preoccupazione per quella che definisce la perdita della nostra identità culturale.
Secondo Ferrigno, il tema va ben oltre la dimensione artigianale e tocca il significato stesso del Natale. “Al di là della mia professione, sento il dovere di dirlo con chiarezza. Mi sembra che stiamo esagerando”, afferma, sottolineando come il presepe non sia un semplice addobbo, ma un elemento fondante della memoria collettiva.
“Il presepe racchiude la nostra identità culturale e la memoria cristiana del Natale. Non è folklore e non è una consuetudine vuota, ma un racconto che continua a parlare alle comunità”, spiega il maestro presepiale, richiamando il valore dell’arte presepiale napoletana e il ruolo di San Gregorio Armeno come presidio culturale vivo.
“Togliere il presepe dagli spazi pubblici significa togliere un pezzo di ciò che siamo. Difenderlo vuol dire difendere la nostra storia”, conclude Ferrigno.
