di Michele Vidone 

Con la firma di oggi si conclude ufficialmente l’iter del rinnovo del contratto del comparto istruzione e ricerca per il triennio 2022/2024. Superate positivamente le verifiche degli organi di controllo, si attende ora la liquidazione tra gennaio e febbraio del saldo degli aumenti contrattuali e degli arretrati con decorrenza dal 1° gennaio 2024 (e in parte dal 1° gennaio 2025). Gli importi lordi previsti oscillano tra 1.400 e 2.200 euro per il personale docente e tra 1.300 e 2.500 euro per il personale ATA.

Per il segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, si tratta di un passaggio necessario e responsabile: un contratto ponte che consente di riallineare i rinnovi contrattuali e di aprire immediatamente le trattative per il triennio successivo. Gli incrementi, sottolinea, saranno disponibili quasi sicuramente già a partire dal mese di gennaio, un risultato rilevante nel contesto economico attuale. D’Aprile evidenzia inoltre che una parte delle risorse una tantum per il personale ATA e del Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa viene restituita direttamente ai lavoratori, ribadendo l’impegno ad avviare subito il confronto per il CCNL 2025-2027.

Sulla stessa linea la segretaria generale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, che definisce la firma la scelta giusta al momento giusto per un contratto già ampiamente scaduto. “Ora siamo nelle condizioni di puntare a un ulteriore rinnovo, quello del triennio 2025/27, con l’obiettivo di chiudere le trattative entro il 2026. Dare puntualità ai rinnovi è una delle condizioni necessarie per tutelare il potere d’acquisto.” aggiunge, richiamando l’esigenza di un progressivo riallineamento alle retribuzioni europee.

Più critica la posizione della Gilda degli Insegnanti. Il coordinatore nazionale Vito Carlo Castellana sottolinea che la firma arriva pur consapevoli che le risorse stanziate siano esigue rispetto all’inflazione del triennio. Secondo la Gilda, con l’attuale quadro normativo sarà impossibile recuperare potere d’acquisto per il personale scolastico, ribadendo la richiesta di uno scorporo della scuola dal resto del pubblico impiego e di un contratto separato per docenti e ATA, unico strumento per restituire autorevolezza e riconoscibilità sociale al comparto.

Please follow and like us:
Pin Share
Facebook
YouTube