di Michele Vidone 

“Le misure adottate dal Governo contro la dispersione scolastica stanno funzionando e i risultati raggiunti confermano una linea basata su politiche fondate sull’evidenza e sull’efficacia, non su interventi simbolici o ideologici”. Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara intervenendo in Aula alla Camera. Secondo i dati richiamati dal ministro, l’Italia ha già centrato il target Pnrr: la dispersione scolastica è scesa al 9,8% nel 2024 (dati Istat) e, secondo le stime Invalsi, arriverà all’8,3% nel 2025, con due anni di anticipo rispetto all’obiettivo del 2026 fissato al 10,2%, superando anche quello del 2030 pari al 9%.

Valditara ha ricordato che l’attuale cornice normativa offre già ampi margini di flessibilità nella formazione delle classi, margini che con il decreto Caivano abbiamo ulteriormente accresciuto, consentendo deroghe in contesti specifici e per esigenze particolari. Il ministro ha quindi respinto l’idea che la soluzione passi esclusivamente dalla riduzione generalizzata del numero di alunni per classe.

Centrale, secondo Valditara, è invece l’esperienza di “Agenda Sud”, che dimostra come le politiche più efficaci non siano quelle di una riduzione indistinta delle classi, ma l’assegnazione di più docenti alle scuole con maggiore fragilità. I risultati, ha sottolineato, sono impressionanti “Nelle scuole coinvolte gli apprendimenti in Puglia sono stati tre volte superiori, in Campania due volte e mezzo, e in tutto il Mezzogiorno c’è stato un risultato veramente eccezionale”.

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