Il Partito Democratico torna ad accusare il ministero della Cultura sull’uso dei canali istituzionali durante la campagna elettorale per le regionali in Campania. In una nota, il deputato dem Piero De Luca interviene dopo le notizie di stampa secondo cui il ministro avrebbe deciso di trattenere come consigliere per la comunicazione la figura ritenuta responsabile dell’utilizzo improprio degli uffici di diretta collaborazione e degli strumenti ufficiali del dicastero.
Secondo De Luca, il ministro della Cultura avrebbe così compiuto un “cambio di registro” rispetto alle dichiarazioni iniziali, quando aveva preso le distanze dall’accaduto e accettato le dimissioni del consigliere. Il deputato ricorda inoltre che lo stesso ministero dell’Interno aveva confermato l’esistenza di un uso distorto della comunicazione istituzionale.
“Chiederemo conto direttamente al ministro e al Viminale di quanto accaduto”, afferma De Luca, annunciando che, una volta verificati i fatti, il Pd valuterà come procedere nelle sedi opportune. A suo giudizio, la scelta del ministro confermerebbe che “le responsabilità, già ammesse da Giuli e dal suo capo dell’ufficio stampa, sono tutte politiche”.
