Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. E Conte dimostra di essere il numero 1. Alla faccia di coloro che lo hanno criticato dopo le parole di Bologna. A Roma contro la vecchia capolista solitaria gli azzurri hanno dimostrato ancora una volta la loro forza. La Roma per altro, è giusto dirlo, non è partita per vincere lo scudetto, sta facendo una grandissima stagione, ma difficilmente potrà lottare fino alla fine per lo scudetto. Sta di fatto però che il Napoli ha vinto una partita difficilissima. Avendo per altro mezza squadra in infermeria. E stiamo parlando di Meret, Anguissa, De Bruyne, Lukaku, per tacere di Gilmour e Gutierrez, non di giocatori così così. Uno dirà: però hanno giocato al loro posto Milinkovic, Neres, Noa Lang, Hoylund: vero, ma avrebbero giocato se fossero stati sani i loro compagni? Per altro si tratta di giocatori voluti da Conte, il che dimostra ancora una volta la grandezza del tecnico azzurro, criticato da qualcuno anche per il mercato.
Adesso cosa cambia? Adesso il Napoli torna ad essere il favorito per la vittoria finale. Non sarà facile, perché il Milan ha il vantaggio di non giocare in Europa. La sensazione però è positiva. Conte ha trovato il sistema per fare giocare insieme quelli che al momento sono i migliori. Conte non è un tecnico che ama il tournover, e non ama neanche fare esperimenti. Sta di fatto però che alla fine riesce sempre a trovare la quadra. E stavolta, avendo 2 centrocampisti out, e parliamo di Anguissa e De Bruyne, per tacere di Gilmour che sembrava poter prendere il posto da titolare, si è inventato una difesa a tre, con due ali vere come Neres e Noa Lang, sacrificando Politano. E’ la terza partita consecutiva che ha messo in campo questa squadra, tre vittorie pesanti.
Venendo alla partita di Roma è stato un dominio completo. Se vogliamo l’unica colpa è stata quella di non chiuderla per tempo. Ed alla fine poco ci è mancato che arrivasse la beffa del pareggio, ma Milinkovic è stato bravo a respingere l’unica conclusione pericolosa.
Adesso c’è la Coppa Italia. Vedrete che Conte, come lo scorso anno all’Olimpico, cambierà tutta la squadra. E che nessuno dica, in caso di eliminazione, che ha sbagliato qualcosa.

