La Regione Campania esprime forte dissenso sulle procedure in corso per l’organizzazione dell’America’s Cup a Bagnoli. Durante la riunione della Cabina di Regia, alla quale hanno partecipato il presidente Vincenzo De Luca e il vicepresidente Fulvio Bonavitacola, Palazzo Santa Lucia ha denunciato “forzature e approssimazioni amministrative” che, a suo avviso, rischiano di compromettere la realizzazione dell’evento.

Al centro delle contestazioni c’è l’affidamento dei lavori al raggruppamento DEME, giudicato dalla Regione “in contrasto con il pronunciamento del Consiglio di Stato”. Secondo la Campania, si sarebbe passati da un’ipotesi di contratto a un accordo quadro “in maniera del tutto illegittima”, ampliando l’oggetto dell’appalto a oltre il triplo delle opere per cui il gruppo aveva partecipato a una gara vent’anni fa.

Preoccupazioni anche per gli interventi previsti a terra: la Regione denuncia il rischio di cementificazione dell’area, con la rimozione di un metro di suolo e la costruzione di basi in cemento destinate a ospitare strutture “non provvisorie”, oltre all’assenza di un piano chiaro per la gestione e lo smaltimento dei materiali di risulta del dragaggio e delle lavorazioni. “Non si registra alcuna attenzione al tema sanitario”, sottolinea la nota, ricordando che i lavori insistono su un’area storicamente contaminata.

Sul fronte delle opere a mare, la Campania evidenzia che non vi sarebbe alcuna reale sovrapposizione tra i lavori del progetto America’s Cup e quelli già appaltati a DEME per la bonifica: “Si introducono opere completamente nuove, come tre moli a mare, di cui si prevede una futura rimozione considerata irrealistica”.

Nel corso della riunione il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Foti era presidente della seduta?) ha ricevuto una relazione tecnica elaborata dalla Regione, che sarà trasmessa anche all’Autorità Nazionale Anticorruzione e pubblicata online “per doverosa trasparenza verso cittadini e associazioni”.

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