Il contrasto alla camorra, la trasparenza della pubblica amministrazione e le strategie per sostenere i giovani sono stati i temi centrali del confronto su SkyTg24 tra Roberto Fico, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, ed Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra. Un faccia a faccia acceso, che ha messo in evidenza due approcci diversi alla gestione della sicurezza e dell’inclusione sociale.
Nel corso del dibattito, Fico ha ribadito la necessità di una linea dura contro criminalità organizzata e corruzione. «Sulla camorra e sulle mafie non si arretra di un passo», ha affermato, annunciando protocolli con l’Autorità anticorruzione e una collaborazione stretta con le forze dell’ordine. Il candidato del centrosinistra ha sottolineato l’importanza della trasparenza amministrativa, definendo la futura Regione come «una casa di vetro» nella quale ogni cittadino potrà verificare l’operato dell’ente.
Fico ha inoltre difeso l’operato dell’attuale giunta regionale, sostenendo che «sono state fatte tante cose positive» e che l’obiettivo per i prossimi cinque anni è quello di migliorare quanto già avviato e introdurre nuove misure. Il candidato ha rimarcato anche l’attenzione posta alla composizione delle liste elettorali, sostenendo che siano state verificate personalmente e sottoposte a un codice etico.
Di diverso avviso sul fronte della lotta alla criminalità è apparso Cirielli, che pur riconoscendo «il lavoro straordinario» di magistratura e forze dell’ordine, ha sostenuto la necessità di un impegno più incisivo da parte del governo regionale. Tra le sue proposte, l’istituzione di un pool di esperti per vigilare sulle infiltrazioni camorristiche negli appalti pubblici e sul corretto svolgimento delle opere.
L’esponente del centrodestra ha affrontato anche il tema delle politiche giovanili, prendendo a modello l’intervento dello Stato a Caivano. «I giovani vanno puniti se commettono reati, soprattutto se gravi, ma vanno guidati verso una vita migliore», ha dichiarato, sottolineando la necessità di coniugare legalità e inclusione.
Il confronto ha così delineato due visioni differenti: da un lato la promessa di trasparenza e continuità avanzata da Fico, dall’altro l’idea di Cirielli di rafforzare gli strumenti preventivi e di controllo per contrastare le infiltrazioni criminali e accompagnare i giovani verso percorsi di riscatto sociale.
