In visita a Cava de’ Tirreni per sostenere Casa Riformista in vista delle regionali campane, Matteo Renzi concentra la sua critica sul governo Meloni e sulle proposte del candidato del centrodestra Edmondo Cirielli. Il leader di Italia Viva, tra battute pungenti e analisi economico-politiche, punta il dito contro manovra, condoni, pensioni e politica estera.
Sulla legge di Bilancio, Renzi parla di “tante chiacchiere, molto fumo e niente arrosto”, invitando a guardare i numeri: inflazione, aumento del costo della vita, bollette, mutui e un incremento della pressione fiscale oltre il 42%. Per l’ex premier, le promesse del governo – dai dazi al piano casa – sono evaporate, mentre “l’unico piano casa è il condono che svanisce lunedì”. A ciò si aggiunge una dura critica ai presunti favoritismi: “Per gli amici, per le mogli, per i Brunetta, gli stipendi da centinaia di migliaia di euro ci sono sempre”.
Renzi commenta poi i rapporti interni al centrosinistra, convinto che non vi sarà alcuna frattura in caso di vittoria: “Non si litiga quando si vince. Il centrosinistra ha governato la Campania e continuerà a farlo”.
Non mancano le stoccate a personalità del centrodestra. Antonio Tajani diventa bersaglio di ironia: “Un talento sprecato. Sarebbe perfetto a Ballando con le Stelle. Alla Farnesina qualsiasi concorrente farebbe meglio”.
Poi l’affondo diretto a Cirielli, accusato di usare il tema delle pensioni a fini elettorali. “L’unica pensione minima aumentata dal governo Meloni è quella di Brunetta, che minima non è”. Secondo Renzi, se il centrodestra avesse voluto intervenire sulle pensioni minime o sul condono, lo avrebbe fatto negli ultimi tre anni invece di lanciare promesse “last minute”, definite “solo show”. L’ex premier critica anche la proposta della destra sulla sanità: “Se al ministero ci sono loro, mettano i soldi invece di fare campagna elettorale”.
Renzi rimarca poi il ruolo decisivo di Casa Riformista nella coalizione: “Saremo determinanti per la vittoria del centrosinistra, come in Toscana”. Cita candidati e amministratori locali, a partire da Tommaso Pellegrino e dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, sottolineando la presenza di una componente riformista forte proprio in uno dei territori ritenuti più vicini al centrodestra.
A chiudere la giornata campana è un messaggio affidato ai social: “Abbiamo messo al centro sanità e cura contro condoni e mancette. Lunedì saremo decisivi in Campania”.

