Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, Edmondo Cirielli, entra nel vivo della campagna elettorale con una serie di annunci che toccano tre assi strategici: sostegno alle pensioni più basse, riapertura del condono del 2003 e potenziamento della sicurezza regionale.
Sul fronte sociale, Cirielli ribadisce l’intenzione di aumentare di 100 euro mensili le pensioni più basse. Una misura che, assicura, sarebbe finanziata attraverso i fondi sociali europei: “Con me presidente, la Campania riconoscerà un contributo di almeno 100 euro al mese. Prima facciamo i conti e poi le proposte: le coperture ci sono”. Il candidato interpreta come un segnale politico gli attacchi degli avversari, che a suo avviso dimostrerebbero la loro contrarietà sia al contributo aggiuntivo sia alla riapertura del condono. “I campani ne prendano atto”, aggiunge.
Proprio il condono del 2003 resta uno dei punti centrali della sua campagna. Cirielli definisce la riapertura del provvedimento un “atto di legalità”, citando una sentenza della Corte costituzionale per sostenere che l’esclusione dei cittadini campani, durante gli anni del governo regionale di centrosinistra, sarebbe stata illegittima. L’esponente del centrodestra rilancia anche la necessità di una nuova pianificazione urbanistica, ricordando che la Campania attende da vent’anni una legge aggiornata. Quanto alle dichiarazioni del ministro Antonio Tajani, Cirielli non parla di frenata ma di “apertura”: “Tajani va oltre quanto ho detto io, apre a un ragionamento più ampio”.
Altro tema cardine è la sicurezza. Durante la conferenza “Campania sicura”, alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, Cirielli critica l’“assenza” della Regione su questo fronte, rivendicando invece il lavoro del Governo, in particolare il cosiddetto modello Caivano. Il candidato propone di rafforzare il ruolo delle polizie locali attraverso nuove assunzioni, formazione più adeguata, mezzi moderni e tecnologie avanzate, sempre in coordinamento con Prefetture e Questure. Sulla possibilità di istituire un assessorato regionale alla Sicurezza, Cirielli lascia il punto aperto: la delega potrebbe restare direttamente in capo al presidente, affiancata da una struttura specifica.
