Di Liberato Ferrara
Dove eravamo rimasti? Martedì scorso ci chiedemmo se il Napoli avesse volontariamente snobbato la Champions. Dicemmo che la risposta l’avremmo avuta oggi, vedendo come gli azzurri avrebbero giocato contro il Bologna. Se ci fosse stata una grande prestazione avrebbe voluto dire che il Napoli volontariamente aveva rinunciato a giocare in Champions.
La risposta arrivata oggi è diversa. Stiamo parlando di una squadra in difficoltà. Difficoltà fisica innanzitutto. A guardare la partita l’impressione che avremmo avuto è che il Bologna era la capolista. Il secondo tempo è stato imbarazzante.
Il primo tempo era stato più equilibrato. E considerando che il Napoli aveva giocato martedì, ed i felsinei giovedì, era lecito attendersi una ripresa i cui gli azzurri sarebbero dovuti venire fuori. Il gol in apertura dei felsinei ha cambiato le carte in tavola, certo. Sta di fatto però che gli azzurri non sono mai riusciti a rendersi pericolosi. Denotando una condizione fisica deludente a dir poco.
Adesso c’è da giurare che tutti daranno addosso a Conte, reo di non aver dato un gioco al suo Napoli. La verità è che se un errore ha fatto Conte è stato per la preparazione. Troppi infortuni, ed una condizione che non è degna della sua fama. Ma adesso è inutile pensare a tutto ciò. Certo il Napoli, costruito per giocare con Lukaku, ha perso il belga prima dell’inizio del campionato. Hoylund aveva trovato una buonissima intesa con De Bruyne, ma anche l’ex City si è rotto. Ora il Napoli deve pensare solo a sé stesso. Lukaku sta per ritornare, lo farà tra un mese. Con Lukaku in campo se ne gioverà soprattutto McTominay. Il campionato è ancora lungo, c’è modo di recuperare, atteso la classifica è buona. Ma bisogna mantenere la calma. E fare una scelta: campionato, che si può ancora vincere, o Champions, che porta soldi
