Una giornata di incontri e dichiarazioni serrate per Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, che tra Casal di Principe, Caserta e Napoli ha replicato ai sondaggi, attaccato la gestione regionale dei fondi europei e invocato una normativa più dura sulla sicurezza. Rispondendo a Casal di Principe alle domande dei cronisti sui sondaggi pubblicati da Corriere della Sera e Repubblica – che lo danno in svantaggio di oltre dieci punti rispetto al candidato del campo largo Roberto Fico – Cirielli ha liquidato le rilevazioni come strumenti “che fanno quello che dice chi li paga”. Secondo il candidato di Fratelli d’Italia, alcuni grandi giornali starebbero usando i sondaggi “per provare a cambiare il corso”, aggiungendo che per il centrosinistra “perdere la Campania è un terrore più che una paura”.

“Continueremo a incontrare le persone nelle case, nelle piazze, parlando con ordini e associazioni di categoria”, ha ribadito, nel corso della visita al centro per ragazzi autistici de La Forza del Silenzio, ricavato in un bene confiscato al clan Schiavone.

Proprio sul fronte delle politiche sociali Cirielli ha accusato la Regione di “vergognosa inefficienza”, denunciando che negli ultimi quattro anni sarebbe stato impegnato “solo il 30% dei fondi Fse”, una percentuale che – sostiene – rischia di far perdere alla Campania il restante 70% di risorse europee. A Caserta ha incontrato diversi rappresentanti del terzo settore, tra cui il fondatore del centro, Enzo Abate, che lamenta ritardi nei pagamenti regionali e un credito complessivo di oltre 600mila euro.

“La Regione ha l’obbligo di farsi carico dei disabili”, ha incalzato Cirielli, attaccando anche gli Ambiti sociali “diventati carrozzoni politici tra consulenze e ritardi”. Ha promesso che, in caso di vittoria, punterà su sostegni diretti alle realtà che già operano sul territorio e su misure per contrastare l’abbandono delle famiglie con figli autistici. “I fondi ci sono, ma non faremo trentamila bandi: serve credibilità, e non può averla chi non lo ha fatto per dieci anni”.

Sui temi della sicurezza, il candidato del centrodestra ha definito l’ultimo Decreto Sicurezza “all’acqua di rose”, sostenendo che serva invece “una legge più severa che tenga in carcere i delinquenti” e protegga gli agenti “aggrediti in mezzo alla strada da persone poi scarcerate da alcuni magistrati compiacenti”.

Cirielli ha accusato la sinistra di “aver ostacolato per anni qualsiasi intervento”, pur professando rispetto per i principi di rieducazione della pena e per le libertà democratiche. Ha infine elogiato le forze dell’ordine italiane, definite “tra le migliori al mondo per umanità e disponibilità”.

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