Nuovo scontro politico tra Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia sul tema dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep), inseriti nella bozza di Legge di bilancio. La vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone (M5S), ha definito “aberrante” la scelta del Governo di collocare i Lep in manovra “peraltro senza soldi veri”. Castellone ha ricordato come, durante le audizioni davanti alle Commissioni Bilancio, diversi esperti – tra cui Svimez – abbiano lanciato l’allarme: l’inserimento dei Lep senza adeguate coperture, ha affermato, rischierebbe di “fotografare la spesa storica” e cristallizzare così i divari territoriali.
Secondo Castellone, inoltre, la trattazione dei Lep avviene “in ordine sparso e parziale”, concentrandosi su alcuni settori e ignorandone altri, come il trasporto pubblico locale. “Una forzatura – sostiene – che fa pensare a Lep costruiti ‘ad regionem’, sulla pelle del Paese e del suo bisogno di servizi essenziali omogenei”.
Immediata la replica di Antonio Iannone, senatore di Fratelli d’Italia e commissario regionale del partito in Campania: “Sui Lep Castellone fa fantasie degenerate o agisce in malafede. Non si capisce da cosa tragga le sue affermazioni, mentre è chiaro che desidera solo farlo”.
Iannone ha poi attaccato il Movimento 5 Stelle accusandolo di “non saper prendere voti con proposte politiche” e di sperare in errori del Governo “per nutrirsi delle carcasse”. Il senatore ha ricordato che “i livelli essenziali delle prestazioni devono essere uguali in tutta Italia” e che nessuna Regione potrà attivare l’autonomia “drenando risorse a chi non lo fa”, grazie a un emendamento introdotto da FdI.
“Basta agitare fantasmi – ha concluso – nel disperato bisogno dei saprofiti della politica”.
