“Apprendiamo che Sergio D’Angelo, candidato di Alleanza Verdi e Sinistra alle elezioni regionali della Campania a sostegno di Roberto Fico, dopo il suo rinvio a giudizio parla di ‘accuse inaccettabili’ e di ‘coincidenze’ a poche settimane dal voto. Tradotto: chi si proclama difensore della legalità ora insinua che la magistratura agisca per fini politici”. Lo dichiara Antonio Iannone, senatore di Fratelli d’Italia e commissario regionale del partito in Campania.

“Chiedo a Fico di dire chiaramente se condivide questo attacco alla magistratura da parte del suo candidato”, aggiunge Iannone, che poi afferma: “E tutto questo accade il giorno dopo che Giuseppe Conte ha avuto il coraggio di dire che gli impresentabili sarebbero tutti nel centrodestra. Evidentemente Conte e Fico hanno la memoria corta: nella loro coalizione c’è chi è indagato, chi rinviato a giudizio e chi, come la Fatayer, è stata confermata candidata da AVS nonostante un post inneggiante ad Hitler e contro gli ebrei”.

“Altro che impresentabili: qui siamo al paradosso morale – conclude il senatore di FdI –. La sinistra usa la legalità come una clava contro gli avversari, ma la dimentica quando tocca i propri amici o compagni di lista. Fico e Conte abbiano almeno il coraggio di spiegare ai campani se considerano normale difendere chi offende la magistratura e chi diffonde oscenità sulla storia. Questa è la loro idea di moralità politica? Gli elettori giudicheranno”.

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