In Campania oltre un terzo delle famiglie vive in condizioni di povertà relativa: il 36,5%, mentre la povertà assoluta tra i minori raggiunge il 13,8%, uno dei dati più alti d’Italia. È il quadro tracciato dalla Fondazione L’Albero della Vita in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della povertà, celebrata ieri a Napoli, Catanzaro, Genova, Milano, Palermo e Perugia.

I numeri evidenziano una fragilità diffusa: il 34,5% dei bambini vive in condizioni di sovraffollamento abitativo, solo il 35,4% dei ragazzi legge libri nel tempo libero (17 punti sotto la media nazionale) e appena il 41,9% pratica sport, la percentuale più bassa d’Italia. Anche la povertà educativa digitale resta elevata: circa il 14% dei minori non dispone di un computer o di un tablet con connessione internet.

La Fondazione, che dal 2014 porta avanti un programma nazionale contro la povertà minorile, sottolinea come l’obiettivo sia restituire voce e visibilità a chi vive in difficoltà, promuovendo giustizia sociale e pari opportunità. Durante la giornata, nelle sei sedi italiane sono stati organizzati laboratori, percorsi educativi e momenti di confronto con bambini e famiglie, grazie alla collaborazione con scuole, enti locali e associazioni del territorio.

“È insopportabile pensare – dichiara Salvatore Angelico, presidente della Fondazione – che ancora oggi ci siano bambini che non possono praticare uno sport, invitare un amico a casa o vivere esperienze che alimentino sogni e fiducia nel futuro. La povertà minorile è un’emergenza invisibile che colpisce la crescita e le aspirazioni dei più piccoli. Servono risposte concrete, unendo forze pubbliche e private per garantire pari opportunità a tutti”.

Secondo la Fondazione, la situazione economica delle famiglie italiane resta critica: i redditi si riducono, l’inflazione incide sulla qualità della vita e cresce il numero di persone in difficoltà. Un campanello d’allarme che, in Campania, suona più forte che altrove.

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