Profonda indignazione e solidarietà dal mondo politico per il grave attentato contro il giornalista Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, e la sua famiglia. La notte scorsa un ordigno è esploso sotto casa del giornalista, distruggendo la sua auto e quella della figlia.
Il capogruppo del Partito Democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero De Luca, ha parlato di “un gesto vile che colpisce al cuore la libertà di informazione e il diritto dei cittadini a essere informati”. De Luca ha chiesto di rafforzare gli strumenti a tutela della stampa libera, ricordando l’importanza di recepire “al più presto le norme europee contenute nella direttiva anti-Slapp, per contrastare intimidazioni e pressioni indebite contro i giornalisti”.
Sulla stessa linea il responsabile Informazione del Pd, Sandro Ruotolo, che ha definito l’attacco “un fatto gravissimo che riporta l’Italia indietro nel tempo, quando mafie e terrorismo ammazzavano i giornalisti”. Ruotolo ha chiesto al governo di riferire in Parlamento sull’accaduto, sottolineando che “non si tratta solo di un attentato a un giornalista, ma di un attacco alla libertà di stampa e alla democrazia”.
Da Napoli è intervenuto anche Roberto Fico, candidato presidente della Regione Campania per la coalizione progressista: “Colpire un giornalista significa colpire la libertà stessa di una comunità democratica – ha dichiarato – È un atto intimidatorio gravissimo e inaccettabile. A Sigfrido e alla sua famiglia va tutta la nostra vicinanza. Non li lasceremo soli”.