foto di Antimo Piccirillo

 di Rosario Caracciolo

Nel silenzio strategico di Antonio Conte, il nome di Kobbie Mainoo risuona con forza. Non un’idea passeggera, ma una visione. Il tecnico azzurro sa bene che il Napoli ha bisogno di un centrocampista moderno, dinamico, capace di colmare il vuoto che lascerà Frank Anguissa, impegnato in Coppa d’Africa. E il giovane talento del Manchester United, classe 2005, rappresenta il profilo perfetto per ridare intensità, geometrie e futuro al centrocampo partenopeo.

Secondo Football Insider, Mainoo avrebbe già fatto sapere ai Red Devils la sua volontà di andare a giocare. A diciannove anni non può permettersi di restare in panchina: i Mondiali incombono, e la maglia dell’Inghilterra non aspetta nessuno. Lo sanno a Manchester, dove però non intendono liberarlo facilmente. Ma trattenere un talento senza offrirgli minuti rischia di trasformarsi in un boomerang.

E lì si inserisce il Napoli. Conte lo vuole, De Laurentiis osserva, Manna valuta. La concorrenza non manca: Juventus, West Ham, Newcastle e Tottenham sono già alla finestra. Ma l’ambizione del Napoli resta chiara: portare a casa un colpo da maestro, un investimento sul futuro.

Mainoo non è solo un nome. È la scintilla di un progetto che Conte vuole plasmare a sua immagine: grinta, corsa, intelligenza. Un ragazzo che sogna spazio e fiducia, e una squadra che ha fame di riscatto.
Forse, in questa incrocio di destini, c’è qualcosa di più di un’idea di mercato: c’è il segno di una rinascita.

 

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